Monterotondo. Beni comuni: una rete dal basso per migliorare la vita della comunità
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Monterotondo. Beni comuni: una rete dal basso per migliorare la vita della comunità
E’ passato quasi un anno da quando la cooperativa sociale Il Pungiglione ha lanciato “Da servizio alla persona a bene comune”, un percorso partito da Il Funambolo, Centro SocioEducativo Diurno Riabilitativo Intercomunale, aperto alla partecipazione di cittadini, enti del terzo settore e enti pubblici. Grazie alla proficua collaborazione con Labsus, laboratorio nazionale di sussidiarietà, la cooperativa è riuscita a creare una rete eterogenea per la cura e la rigenerazione dei beni comuni che sabato 11 novembre, a partire dalle 9, si ritroverà presso il Parco Don Puglisi a Monterotondo Scalo per la prima azione condivisa.
Sono stati necessari diversi incontri di scambio e condivisione e momenti di formazione per creare un gruppo di “facilitatori” in grado di far emergere l’interesse e la voglia dei cittadini di prendersi cura di quanti essi ritengano siano i loro “BENI COMUNI”, beni cioè che possano diventare di interesse comune e essere oggetto di un processo di riqualificazione. Sono così state individuate aree, strade, aiuole, parchi e edifici nei comuni di Mentana, Fonte Nuova e Monterotondo su cui lavorare: primo tra tutti il Parco Don Puglisi a Monterotondo Scalo dove il prossimo sabato saranno piantumati nuovi alberi, curata la siepe e abbellito il verde che circonda la casa di legno che ospita il centro diurno per minori “Piccole canaglie”, servizio gestito dalla cooperativa sociale Folias.
Ma la cura dei beni comuni va ben oltre l’ azione – semplice quanto importante – di rigenerazione di uno spazio: significa incentivare il cambiamento dal basso, rendere i singoli cittadini partecipi di tale cambiamento, favorire l’inclusione sociale e migliorare il senso di identità e appartenenza delle persone alla comunità di riferimento.
La rete sociale creata in questi mesi e la sussidiarietà orizzontale, cioè la conciliazione tra la libera iniziativa dei cittadini e il sostegno delle amministrazioni locali, hanno messo in moto un’economia circolare in grado di produrre benessere socio-economico, a favore di tutti, ma con particolare attenzione per le persone in difficoltà.
In questo processo il terzo settore e la cooperazione sociale svolgono un ruolo centrale, sono dei veri e propri connettori sociali che non possono più essere inquadrati solo come enti gestori di servizi pubblici, ma hanno essi stessi una funzione pubblica primaria, generando con il loro operato partecipazione e democrazia.
La rete per i beni comuni è costituita da: le cooperative sociali Iskra, Folias e Il Pungiglione, Labsus – laboratorio per la sussidarietà, l’ASL RM 5.1, Movimento cittadino Retake Monterotondo, Anpi Monterotondo, Gruppo informale Arcoiris, Comitato di quartiere Pratone, Casa famiglia Casa delle Case, Rete Tana Libera Tutti, Associazione culturale Circusnavigando, Associazione Clematide Onlus, Associazione GinnasticaMonterotondo e i comuni di Mentana, Fonte Nuova e Monterotondo.