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Incontro con Freda Kelly, la segretaria dei Beatles: la storia incredibile di chi ha vissuto il mito dall’interno

Incontro con Freda Kelly, la segretaria dei Beatles: la storia incredibile di chi ha vissuto il mito dall’interno.

Incontro con Freda Kelly, la segretaria dei Beatles: la storia incredibile di chi ha vissuto il mito dall’interno

Il 15 febbraio, presso la sala polifunzionale della Biblioteca Comunale del Comune di Fonte Nuova, si è tenuto un incontro esclusivo con Freda Kelly, la leggendaria “Segretaria dei Beatles“, testimone diretta della storia della band più iconica di tutti i tempi. L’evento è stato organizzato dall’Official Beatles Fan Club e dal Comune di Fonte Nuova. L’incontro è stato emozionante e molto interessante. Vedere il documentario su Freda Kelly qualche giorni prima e poi trovarsela di fronte e sentirla raccontare aneddoti pieni di cuore e nostalgia, ci ricorda che dietro ogni mito ci sono persone vere. Trovate il video integrale dell’incontro in calce a questo articolo.

 

Freda – La segretaria dei Beatles (Good Ol’ Freda)

Immagina di avere 17 anni e di essere catapultato nel cuore del fenomeno musicale più grande della storia. Ora immagina di essere l’unica persona che per dieci anni ha avuto accesso diretto ai Beatles, vivendo con loro ogni momento dell’ascesa, tra successi, pressioni e cambiamenti. Questa è la storia di Freda Kelly, la donna che ha gestito il fan club ufficiale della band e ha lavorato come loro segretaria personale fin dagli esordi. Eppure, fino al 2013, il mondo non sapeva quasi nulla di lei.

Diretto da Ryan White, Freda – La segretaria dei Beatles (Good Ol’ Freda) è un documentario sorprendente non solo per il suo contenuto, ma per il tono con cui è raccontato. Non è il solito tributo nostalgico alla band di Liverpool, ma il ritratto sincero di una donna che ha sempre scelto la discrezione, nonostante avesse tra le mani una delle storie più incredibili della musica.

La vera protagonista della Beatlemania

Freda Kelly era una semplice ragazza di Liverpool quando, nei primi anni ’60, si trovò a lavorare per Brian Epstein, il leggendario manager dei Beatles. Il suo ruolo era chiaro: rispondere alle lettere dei fan, gestire la corrispondenza e organizzare gli impegni della band. Ma il suo legame con i Fab Four era ben più profondo. Freda era lì quando suonavano al Cavern Club, era dietro le quinte quando esplose la Beatlemania, ed è stata una delle poche persone a restare loro vicino per un decennio intero, fino allo scioglimento della band.

La forza del documentario sta nella personalità di Freda: umile, affettuosa, incredibilmente leale. Mentre molti hanno capitalizzato sulla loro vicinanza ai Beatles, Freda ha scelto di restare nell’ombra per anni. Non ha mai scritto un libro di memorie, non ha mai venduto aneddoti ai giornali. Questo è ciò che rende la sua testimonianza così autentica e preziosa.

Un punto di vista unico, lontano dal mito

Good Ol’ Freda non si sofferma sulle solite storie che ogni fan dei Beatles conosce già. Qui non vediamo solo la band leggendaria, ma i quattro ragazzi di Liverpool nei momenti quotidiani: le loro stranezze, le loro gentilezze, i piccoli gesti che li rendevano speciali. Freda racconta con dolcezza e ironia episodi inediti, come il modo in cui George Harrison insisteva perché lei ricevesse benefici da un contratto di lavoro, o come Ringo Starr la trattasse come una sorella minore.

Il film ha anche un valore storico importante, perché offre un ritratto dettagliato di cosa significasse essere dietro le quinte di un fenomeno culturale senza precedenti. Tra montagne di lettere da smistare, richieste folli dei fan e la crescente pressione del successo, Freda ha vissuto la Beatlemania da una prospettiva unica.

About Author

Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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