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Cervaro, il borgo che si tinge di mille colori per l’infiorata

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Cervaro, il borgo che si tinge di mille colori per l’infiorata

Cervaro, il borgo che si tinge di mille colori per l’infiorata

A Cervaro c’è un’antica tradizione che resiste fiera al trascorrere del tempo. E’ l’Infiorata, l’evento che più di ogni altro anima e coinvolge gli abitanti della cittadina in provincia di Frosinone; un imperdibile evento che coincide da sempre con la ricorrenza del Corpus Domini e che torna quest’anno dal 2 al 4 giugno, con il consueto spettacolo regalato dai colori e dai profumi della natura e un ricco programma che spazia dalla musica dal vivo alle sfilate in costume, dagli eventi teatrali fino ai canti popolari. Con un occhio sempre attento alla gastronomia del territorio, che sarà grande protagonista con la pasta e ceci e con la “pizz’ fritt’ e mortadella”, una delizia croccante all’esterno, morbida all’interno e accompagnata dal sapore inconfondibile dell’affettato.

Dagli anni 50’ ad oggi ne è stata fatta di strada, e grazie al lavoro dell’A.S.C.A – l’Associazione Storico-Culturale- Artistica “Infiorata di Cervaro” – l’evento si è arricchito travalicando anche i confini regionali con la Rassegna di Maestri Infioratori, giunta alla quarta edizione. E così anche quest’anno raggiungeranno il paese esperti infioratori provenienti da 12 località della Toscana, dell’Umbria, della Sicilia e di tutte le province del Lazio, che contribuiranno ad abbellire le strade di Cervaro con splendidi tappeti floreali frutto delle diverse tecniche di lavorazione dei singoli petali. Dal 2 al 4 giugno sono attesi all’Infiorata i maestri di Alatri (Frosinone), Aprilia e Norma (Latina), Artena, Genazzano (Roma), Bolsena e Vignanello (Viterbo), Poggio Moiano (Rieti), Paciano (Perugia), Fucecchio (Firenze), Montallegro (Agrigento) e Noto (Siracusa).

Amore per la tradizione, passione per l’arte e voglia di condividere momenti unici saranno anche quest’anno gli ingredienti vincenti della festa, che per il popolo cervarese rappresenta un’occasione per manifestare l’attaccamento alle proprie radici e ad usanze tramandate di padre in figlio. Anticamente gli abitanti del paese accompagnavano la processione religiosa del Corpus Domini con una pioggia di petali che venivano lanciati dai
balconi lungo tutto il percorso fatto dal Santissimo Sacramento; da qui, intorno alla metà del secolo scorso, prese piede l’idea di decorare il manto stradale con i fiori, e nell’arco di diversi anni i semplici disegni degli albori si sono trasformati in vere e proprie opere d’arte, allestite con materiali raffinati che danno vita a morbidi e vellutati disegni, splendenti dei più vivi colori che la natura sa offrire. Per un’intera settimana gli abitanti di Cervaro si dedicano alla raccolta dei fiori, partendo da quelli che riescono a mantenere più a lungo il colore e la freschezza: lampazzi o romice, tuie, cipressi ed altri semi o piccole foglie adatti a tessere il fondo dei tappeti floreali; le ultime giornate sono invece dedicate alla raccolta dei fiori più ornamentali come ginestre, margherite, fiori di vacca, cardi e bocche di leone.

Quest’anno la manifestazione prenderà il via venerdì 2 giugno con l’arrivo delle delegazioni, la cena degli infioratori e il saluto delle autorità. Il giorno successivo inizierà la realizzazione dei tappeti floreali, mentre i bambini potranno partecipare al corso teorico e pratico che partendo dai fiori li condurrà fino ai segreti dell’infiorata; nel pomeriggio sarà la volta della sfilata in costume, degli spettacoli musicali e dell’apertura degli stand gastronomici. Il tutto in attesa del gran finale di domenica 4 giugno, con l’apertura dei tappeti floreali sin dalle 7 del mattino, il mercato rionale, i giochi per i più piccoli, la sfilata di moto d’epoca, i canti popolari e gli spettacoli teatrali.

Per chi volesse trascorrere qualche ora in più da queste parti, meritano una visita la Chiesa Maggiore nel centro storico, il Santuario Maria SS.ma de’ Piternis che sorge all’ingresso di una gola ai piedi del monte Aquilone, il Santuario Madonna Regina della Pace, Montecassino, il Museo Historiale Cassino e il Parco Della Memoria Storica di San Pietro Infine.

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Giovanni Lembo

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