Monterotondo. Trasporti urbani: potenziamento e servizi condivisi
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Monterotondo. Trasporti urbani: potenziamento e servizi condivisi
Tutto in un giorno, mercoledì 22 febbraio scorso. In quella giornata i cittadini, residenti e non, erano stati invitati a partecipare a “Come ti muovi?”, primo censimento comunale degli spostamenti urbani. Prendendo nota degli spostamenti effettuati esclusivamente in quel giorno (in automobile, in autobus, in treno, con lo scooter), per uno scopo specifico e all’interno del territorio comunale nonché dei tragitti e degli orari di svolgimento, i partecipanti potevano rispondere alle semplici domande del questionario on-line riguardanti tali spostamenti, contribuendo in questo modo a fornire informazioni utili a valutare quali soluzioni adottare per rendere la mobilità più soddisfacente e sostenibile.
L’iniziativa, organizzata dall’Assessorato Mobilità e Trasporti in collaborazione con il Dipartimento Tecnologie Energetiche dell’ENEA, l’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e con Medium srl, società specializzata in Mobilità elettrica di ultimo miglio, ha registrato risultati quantitativamente apprezzabili e molto indicativi sotto il profilo delle informazioni ricavate.
Hanno risposto al censimento 495 persone in totale, di queste il 55% si sono spostati per lavoro e il 45% per studio. Il 50% dei 21300 cittadini di Monterotondo che si spostano tutti i giorni restano nel Comune, 38% vanno a Roma e 12% in altri Comuni. A questi vanno aggiunte le 7600 persone circa che entrano a Monterotondo ogni giorno per motivi di lavoro o di studio.
Il 33% dei residenti di Monterotondo che si spostano all’interno del Comune va a piedi, il 57% in auto, l’8% in autobus. Dei Monterotondesi che giornalmente si recano a Roma, il 49% lo fa in auto, il 39% in treno, il 6% in autobus e il 6% in moto. Chi entra a Monterotondo lo fa prevalentemente in automobile (64%), il 29% lo fa in autobus e il 5% in treno.
La ri-progettazione della mobilità urbana cittadina, successivo step del progetto, terrà in considerazione le segnalazioni forniti dagli utenti, in particolare per quel che riguarda il miglioramento del servizio di trasporto pubblico urbano attuale, l’aumento delle corse specialmente tra la stazione ferroviaria e il centro di Monterotondo, il miglioramento dei collegamenti con la Asl in via dell’Aeronautica, il prolungamento dell’orario di servizio nelle ore serali e nei festivi, la sincronizzazione delle corse con gli orari dei treni, la maggiore disponibilità e diffusione di informazioni, il miglioramento del servizio di trasporto extraurbano specialmente con Mentana, l’abbattimento delle barriere architettoniche per garantire una maggiore accessibilità di tutti gli utenti, l’istituzione e/o il potenziamento di percorsi ciclopedonali.
Il questionario era poi corredato da domande specifiche inerenti la possibilità di fruire di un nuovo servizio di trasporto privato condiviso (es. bike sharing e car sharing), basato su un sistema di prenotazione e utilizzo tramite smartphone, in cui si condividono automobile elettriche per spostarsi in città. Oltre l’80% di chi va a Roma in treno ha risposto che userebbe il sistema. Analogamente, ha risposto che userebbe il nuovo sistema di mobilità condivisa il 12% di chi oggi usa l’auto e oltre il 50% di chi va a piedi tra coloro che si spostano, a vario titolo, all’interno del territorio comunale.
Questi dati consentono di calcolare una domanda di oltre 11000 viaggi al giorno, ovvero utenti potenziali, che renderebbero il servizio sostenibile, economicamente oltre che dal punto di vista ambientale.
«I dati e le informazioni raccolte riguardo i flussi della mobilità urbana – afferma l’assessore Marianna Valenti – hanno sostanzialmente confermato le nostre supposizioni, così come i suggerimenti di intervento che andrebbero attuate. Al contempo hanno dato indicazioni molto utili riguardo la ricettività del nostro territorio nei confronti di sperimentazioni di nuove tipologie di servizio di mobilità, moderne e compatibili. Ringrazio perciò Enea e Medium non soltanto per averci dato l’opportunità professionale di censire gli spostamenti urbani ma anche per l’impegno che stanno sviluppando per ricercare ed ottenere fonti di finanziamento indispensabili per avviare quanto prima questi servizi alternativi su strada».