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MOTOTEMATICA: il programma della V edizione

Segui Email MotoTematica nasce nel 2017 ma prende forma nel 2018 grazie all’ospitalità dell’Eternal City Motorcycle Custom Show. Giunto

MOTOTEMATICA: il programma della V edizione

MotoTematica nasce nel 2017 ma prende forma nel 2018 grazie all’ospitalità dell’Eternal City Motorcycle Custom Show. Giunto oggi alla 5° edizione MotoTematica Motorcycle Film Festival continua
a proporre artisti dilettanti cosi come affermati registi i cui progetti abbiano la motocicletta quale elemento conduttore.
Il Festival, oltre a voler dare spazio a tutti i film-maker, si propone di presentare iniziative culturali a tema motociclistico che riteniamo particolarmente interessanti.
Quest’anno abbiamo inserito nella 2 giorni del Festival la sezione INCONTRI CON GLI AUTORI all’interno della quale avremo il piacere di presentare 3 pubblicazioni di altrettanti autori, che saranno presenti in sala, aventi per protagoniste le due ruote.

Vi aspettiamo!

 

IL PROGRAMMA

SABATO 7 OTTOBRE

9:00 – Apertura sala
10:00 – Inizio proiezioni:
10:00 – MOTORCYCLE STORIES (26.00)
10:36 – LONE WOLF (11.48)
10:58 – THE ICECAKE (1.29.19)
12:30 – Pausa pranzo
14:00 – THE ANTIQUE MOTORCYCLE (5.30)
14:15 – SCINTILLE (7.40)
14:33 – BAD DOG (2.25)
14:46 – CAFE’ RACER (14.37)
15:10 – ON ANY OTHER SUNDAY (12.25)
15:33 – ONWARD (10.20)
15:44 – BOOGEYMAN AND BUCEPHALUS IN IRAQUI KURDISTAN
(1.38.00)
17:30 – Fine proiezioni
17:40 – Presentazione dei libri:
Vespa – Storia di un mito italiano di Marcello Albanesi – Diarkos (2021)
Intrepide, storie di donne e di motori di Giulia Colasante – Sportmemory Edizioni (2022)
Modera Marco Panella
19:00 – Chiusura sala

***

DOMENICA 8 OTTOBRE

9:00 – Apertura sala
10:00 – Inizio proiezioni
10:00 – PRONTO! (12.56)
10:23 – ONLY FIRE (0.52)
10:34 – AYMEN – DON’T THINK, JUST DO IT! (26.35)
11:10 – DAY 9TH OF13 DAYS RIDE IN RAJASTAN AND GUJARAT (13.58)
12:00 – Presentazione del libro POLIZIA E MOTORI. La lunga strada insieme di Emanuele Mùrino, Polizia di Stato – Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (2018) in tiratura limitata.
Modera Marco Panella
12:45 – Premiazioni 5° MOTOTEMATICA MOTORCYCLE FILM FESTIVAL
14:00 – Chiusura sala

 

NOTE SULLE OPERE CINEMATOGRAFICHE IN CONCORSO
(testi a cura degli autori)

Categoria Film Cortometraggi

THE ANTIQUE MOTORCYCLE
di STEPHEN MARINO
(Stati Uniti)
Ti sei mai chiesto quale sia la storia del motociclismo?
Stephen Marino ne ripercorre le origini.

BAD DOG
di ERIN MALFI
(Stati Uniti)
Un cane motociclista deve competere con il Triste Mietitore per salvarsi l’anima.

ONLY FIRE
di NEEL KUMAR
(Emirati Arabi)
“In apparenza, Only Fire è la semplice storia visiva di una motocicletta in costruzione. Ma avevo scritto quelle parole cinque anni prima di trovare un soggetto da filmare. Finché non mi sono imbattuto in questo. E subito ho capito di aver trovato i colori con cui dipingere una storia che era allo stesso tempo unica e universale. Il lavoro d’amore di Marco Möller sulle due ruote ha dato vita alla visione di una macchina come nessun’altra. Ogni scultura veniva meticolosamente martellata con un maglio e uno scalpello: strumenti non più avanzati di quelli usati nell’era delle stesse incisioni germaniche”

!PRONTO!
di VEEN VISCAL
(Stati Uniti)
Una storia ricca di azione su una consegna effettuata su una motocicletta. Un tributo ad alta velocità alle più grandi fughe della storia del cinema, con occhio nostalgico verso le opere di Akira Kurosawa, Claude Lelouch e Peter Yates. Questo film presenta un uso innovativo di telecamere cinematografiche, montate in basso, davanti e dietro su una motocicletta, che filmano una ripresa simultaneamente.

ON ANY OTHER SUNDAY
di SHAUN FENTON
(Regno Unito)
Il famoso pilota motociclistico Dave (Mert) è il campione di corse dell’anno scorso. Per mantenere il campionato ha partecipato agli eventi Sprint, Hill Climb e 500 del festival motociclistico inappropriato di Malle Mile. Dave è totalmente impegnato nelle sue ambizioni di corsa. Trascorre almeno dieci minuti nella sua officina preparando la sua Honda Cub e la Suzuki GS400 altamente messe a punto per le corse. Dave e suo padre trascorrono quindi ore in viaggio, attraversando il paese per trovare l’evento. Nell’intenso programma di gare del fine settimana, Dave trova sempre il tempo per trascorrere momenti preziosi con i suoi otto fan, firmando autografi e posando per selfie.Con lo svolgersi della gara, purtroppo, a causa di un’intossicazione da alcol e di un’infezione fungina ricorrente, Dave non è in forma e non riesce a ottenere i punti necessari per mantenere il suo titolo iridato. Questo lascia altri quattro contendenti in corsa per la gloria.

CAFE RACER
di HARRISON HOUDE
(Canada)
Una trilogia che segue una giovane donna, Rini, che dopo aver perso il padre in una corsa motociclistica su strada, si reca in Giappone per scoprire perché suo padre ha scelto una vita di corse invece di una vita con lei. Nel corso di tre film, Rini scopre come la sua dipendenza dal diventare la migliore pilota sta influenzando in peggio la sua vita e quella di coloro che la circondano. Dietro l’estetica del film noir, le sequenze motociclistiche e una cultura creata in modo unico, Cafe Racer è un’esplorazione del dolore.

Categoria Documentari Cortometraggi

DAY 9TH OF 13 DAYS RIDE IN RAJASTAN AND GUJARAT, INDIA IN 2023
di AIGARS LIEPINS (Lettonia)
L’opera rappresenta solo una piccola parte del percorso in India su due ruote compiuto dal protagonista. “Quando sono arrivato per la prima volta in India nel 2010, non avevo idea che presto sarei diventato un motociclista. Ma dopo circa un anno, la necessità di spostarmi in città piuttosto che dipendere dai trasporti pubblici, mi ha spinto ad acquistare la mia prima moto, una Yamaha 150cc. Da allora, la mia esperienza con le motociclette ha fatto molta strada. Posso dire che il mio viaggio personale e la mia esperienza con la guida si sono evoluti dalle corse giornaliere dei primi tempi, fino ad oggi, 12 anni dopo, quando la mia passione è diventata il fuoristrada, la guida avventurosa e l’esplorazione di nuovi terreni.”

SCINTILLE
di ALESSIO ZONI (Italia)
La storia viaggia anche su due ruote, e spesso il motore è la passione. Che si tratti di uomini o di macchine, l’età spesso non fa alcuna differenza. Anche la storia viaggia su due ruote, e spesso il motore è la passione; che si tratti di uomini o di macchine, l’età spesso non fa alcuna differenza. Questa è la storia dei due soci senior del Motoclub Penta Lentate: Giancarlo Pensi ed Enrico Radice. I due, alla fine degli anni ’70, contribuirono a fondare la prima comunità motociclistica locale a Lentate sul Seveso (Monza, Italia). Quarant’anni dopo, il Motoclub Penta Lentate ha deciso di celebrare i due protagonisti ripercorrendo il momento in cui si è accesa la scintilla della loro lunga passione per il motociclismo. Anche questo è un modo per dare una nuova lettura della storia del territorio.

AYMEN, DON’T THINK, JUST DO IT
di AARIF LALJEE, MICHAEL MORRIS
(Regno Unito)
Aymen ha deciso di migliorare una superbike e guidarla a 100 miglia all’ora su una pista di prova. Il problema è che Aymen non è un ingegnere di biciclette e non ha mai guidato una moto in vita sua. Ci riuscirà? Il film segue il viaggio di un giovane ingegnere britannico che intraprende l’impegnativo compito di ridisegnare le sospensioni di una motocicletta ad alta potenza utilizzando un design altamente sofisticato. Nel corso del documentario, gli spettatori saranno testimoni dei trionfi e delle tribolazioni dell’ingegnere mentre affronta questo processo complesso ed impegnativo. La storia è incredibilmente stimolante e senza dubbio affascinerà il tuo pubblico.

LONE WOLF
di GIOVANNI MONTAGNANA
(Italia)
Nel suo piccolo garage di fianco a casa Marco Gasparini, in arte Lone Wolf, racconta la sua vita fatta di vecchie motociclette da corsa 50cc, Stratocaster segnate dal tempo, ma soprattutto tanta testardaggine di realizzare i propri sogni, a qualsiasi età.
Lone Wolf, che è anche un rocker autodidatta, racconta ogni moto con il linguaggio migliore, quello della musica. Blues, Rock, Boogey, ogni moto “canta”, come ci dice più volte.Pezzi improvvisati al momento, seguendo l’istinto. Neanche a farlo apposta la colonnasonora è composta interamente da pezzi scritti ed interpretati da lui e la sua band:To Blues or not to Blues, questo il nome dell’album. Ed è proprio questo potente binomio moto-musica che informa tutto il film, che fa procedere la narrazione. Sia l’uno che l’altro sono lo specchio in cui si rivela la vera anima di Marco: un uomo ambizioso, ostinato ed ingegnoso, uno di quelli che da ragazzo, se l’amplificatore era troppo costoso per poterlo comprare, imparava a fabbricarselo da solo, con una radio e qualche pezzo di ricambio.

MOTORCYCLE STORIES – SARDEGNA, STORIE DI UN’ISOLA
di FABRIZIO NACCIARETI, ALESSANDRO TOSCANO
(Italia)
Viaggiare è sentirsi liberi. Salire in sella, girare il mondo e raccontare storie è la loro missione

ONWARD
di GABRIEL DAVINI
(Brasile)
La storia di una passione nata con un padre, passata a suo figlio e diventata un sogno.
Sebbene non se ne rendessero conto, hanno imparato a ripensare ai propri obiettivi.
Attraverso un regalo a sorpresa, il figlio di Rafael, Thomas, rende omaggio al momento che ha dato inizio alla passione di suo padre per il motociclismo. Con questo progetto motociclistico, ricordano il loro sogno d’infanzia e come hanno fatto per andare avanti.

Categoria Documentari Lungometraggi
OMO NERO E BUCEFALO NEL KURDISTAN IRACHENO
di FRANCESCO LORETI
(Italia)
Un viaggio nel Kurdistan iracheno con una moto che ha percorso più di mezzo milione di chilometri.

Categoria Film Lungometraggi

THE ICECAKE
di MANOJI MAURIAA
(India)
Il film vanta paesaggi mozzafiato di montagne innevate, isolata e selvaggia Spiti Valley con il deserto freddo, fiumi impetuosi, terreni accidentati, montagne sterili e desolate e blu e laghi orgogliosi. Il film inizia da Delhi e viaggia attraverso le splendide località del lago Damdama, le colline Arravali, Shimla, Kufri, Bithal, Rampur Bushahr, Kinnaur, Wangtoo, Pooh, Nako, Liti, Circuiti Chango, Tabo, Kaza, Ponte Chicham (il ponte più alto dell’Asia), Kibber, Langza, Rangrik, Monastero Rangrik Kaza e Monastero della Chiave. Si tratta di un film sperimentale in cui il pittore-regista Manoj Mauryaa rompe gli schemi dei formati convenzionali del cinema e progetta una trama dal viaggio reale che ha intrapreso con i motociclisti verso la valle dello Spiti. Questo è il primo film dedicato ai motociclisti che cattura le emozioni in situazioni reali, aprendo al pubblico un nuovo genere di cinema. Chi pensava che andare in moto fosse un territorio esclusivamente da maschile si prepari a una sorpresa. Le donne motocicliste vengono viste sfidare a gran voce le loro controparti maschili nelle manovre di guida. Song Udjana: una resa emotiva che ti porta nei ricordi dei momenti che apprezzi. La musica è una melodia che si addolcisce con entusiasmo e folclore

I LIBRI IN PRESENTAZIONE

INTREPIDE. STORIE DI DONNE E DI MOTORI
di Giulia Colasante
(Sportmemory Edizioni)
Ci sono storie che superano il tempo che gli è concesso. Sono quindici le storia che Giulia Colasante racconta nella sua opera d’esordio  Intrepide. Storie di donne e di motori, quindici storie di donne che non si sono lasciate  condizionare da giudizi e pregiudizi, capaci come sapevano di poterli sfidare a viso aperto. Giulia Colasante è entrata in un territorio prettamente maschile, così come era  pensato e vissuto nel senso comune delle cose il mondo dei motori tra l’inizio del secolo e i primi anni sessanta. È in questi anni tumultuosi, veloci, carichi di ansia di futuro e di tante ferite che Giulia Colasante ha incontrato le Intrepide capaci di sfatare il senso comune, si è immersa nelle loro vite, ne ha colto sfumature e sensibilità, ferite preziose e gioie incontenibili. Delle quindici storie, quattrodici parlano di motori ruggenti e delle donne che li hanno guidati in moto, in automobile e in aereo. Una invece racconta di una donna che il motore lo aveva nel cuore e nelle gambe, Alfonsina Strada, la prima a correre il Giro d’Italia nel 1924. Italiane, inglesi, americane; le Intrepidi non hanno confini, proprio come il loro cuore capace di farle osare e quasi sempre vincere.

VESPA. STORIA DI UN MITO ITALIANO
di Marcello Albanesi
(Diarkos)
La narrazione più diffusa sulla nascita dello scooter più famoso al mondo, la Vespa, vuole che sia stata “una felice intuizione di Enrico Piaggio e Corradino D’Ascanio”. A questa stessa versione l’autore aveva creduto, prima di affrontare un viaggio affascinante lungo la storia, per poi essere costretto a decostruirla, smontarla e riscriverla interamente. In realtà, come dimostra Marcello Albanesi nel suo libro, la Vespa è stata solo il miglior prodotto nato nel momento giusto. La sua genesi parte da lontano, dai primi monopattini in legno a spinta, passa attraverso il nazismo hitleriano e la volontà di creare una macchina del popolo, per arrivare alla necessità di fornire al popolo italiano una motoretta leggera. Un vero ginepraio, una matassa intrecciata che rende la storia della Vespa, affascinante. Il merito di Marcello Albanesi è quello di aver riscritto, dunque, la vera e autentica storia di questo scooter, andando oltre alle frasi fatte e alle comodità commerciali. Ne segue poi il marketing, la pubblicità nell’arco del tempo centrando in modo egregio come la Vespa abbia saputo spesso anticipare i tempi o rifletterli in modo esemplare. Tanti i modelli usciti da quel lontano 1946 a oggi. L’Autore traccia un ritratto approfondito dei modelli più meritevoli, spiegandone le fattezze e le qualità dei motori. “Vespa. Storia di un mito italiano” è una monografia che si legge come un romanzo. E’ stato un testo base anche per Tesi di laurea. Considerato che di questo scooter si trovano per lo più notizie frammentate (troppe volte non verificate) e che questo libro è stato scritto in pieno lockdown, non si può che lodare l’impegno e il risultato dell’Autore.

POLIZIA E MOTORI. LA LUNGA STRADA INSIEME
di Emanuele Mùrino
(Polizia di Stato – Ufficio Relazioni Esterne e Cerimoniale – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato)
Il libro ripercorre la storia della Polizia di Stato attraverso le fotografie delle sue auto di servizio, raccontando l’evoluzione dell’automobile e della società italiana nel corso degli anni: si spazia dall’Alfa Romeo Giulia Super 1600, divenuta un’icona del cinema “poliziottesco” degli anni ’70, a una splendida coupé come l’Alfa Romeo 2600 Sprint, passando per berline dall’onorato servizio come l’Alfasud e la Fiat Marea.
Senza dimenticare vetture leggendarie come la Ferrari 250 GTE nera del 1962, memorabile pantera del maresciallo Spatafora, veicoli iconici come le Willys del secondo dopoguerra e le Moto Guzzi della Stradale.
Il volume presenta una raccolta di fotografie recuperate dall’archivio storico della Polizia o realizzate ex novo, con relativa didascalia esplicativa che ne descrive le caratteristiche tecniche, cromatiche e le specificità di utilizzo, oltre naturalmente all’anno di produzione.
Polizia e motori. La lunga strada insieme è anche l’occasione per raccontare una storia di unicità votata al servizio del Paese. L’idea grafica è quella di accompagnare questa storia man mano che si sfogliano le pagine, facendo emergere la solidità e la longevità di un’Istituzione importante come quella della Polizia di Stato.

LA GIURIA –  I PREMI
La giuria è composta dai giornalisti ed esperti di motori e cinema Roberto Brodolini, Claudio Antonaci e Sergio Battista.
I premi sono stati creati e realizzati da Massimo Blantamura (Blantart), artista romano dell’aerografo pluripremiato a livello nazionale.

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