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Recensione di “Misericordia” di Emma Dante: tra mito e realtà, un viaggio crudele e umano

"Misericordia" di Emma Dante è un film che ti colpisce come un pugno nello stomaco, raccontando una storia di

Recensione di “Misericordia” di Emma Dante: tra mito e realtà, un viaggio crudele e umano

Nel cuore di una Sicilia sospesa tra mito e realtà, Emma Dante ci conduce attraverso un viaggio che è tanto crudele quanto profondamente umano.

Misericordia” è un film che colpisce come un pugno nello stomaco, ma che al contempo accarezza con la delicatezza di una mano amica, raccontandoci una storia di dolore, speranza e redenzione. Non è un film per tutti, è un film in cui perdersi, affidarsi e farsi trascinare in lidi ancestrali e simbiotici che parlano a chi ha la pazienza e la sensibilità di ascoltare.

Emma Dante, regista di grande sensibilità e maestria, ci ha abituato a opere che esplorano le complessità dell’animo umano con una sincerità disarmante. Con “Misericordia“, continua su questa strada, portando sullo schermo un dramma che risuona con intensità e verità. Dopo successi come “Via Castellana Bandiera” e “Le Sorelle Macaluso“, Dante torna a esplorare le dinamiche familiari e sociali in un contesto ancora più crudo e violento.

Baracche e sogni

La trama di “Misericordia” si sviluppa in un complesso di baracche fatiscenti situato su una costa siciliana onirica, dove un gruppo di prostitute vive una vita di degrado insieme ad Arturo, un giovane afflitto da disturbi psichici e fisici. Polifemo, il padre di Arturo e padrone delle donne, è una figura terribile e violenta, che ha già tolto la vita alla madre del ragazzo e minaccia costantemente di fare lo stesso con lui. Tuttavia, queste donne, che hanno cresciuto Arturo come madri putative, cercano disperatamente di offrire al ragazzo una via di fuga da questo inferno quotidiano, nella speranza di un futuro migliore.

L’Arte dei silenzi

La poetica di Emma Dante si manifesta con una forza ineguagliabile, attraverso una regia che predilige i silenzi ai dialoghi, i gesti ai monologhi. Ogni inquadratura è pensata per catturare l’essenza dei personaggi e delle loro storie, senza soffocare le emozioni ma lasciandole emergere con naturalezza e potenza. La bellezza visiva del film, grazie alla fotografia di Clarissa Cappellani, è un contrappunto stridente alla brutalità della vita dei protagonisti, mostrando come anche nei luoghi più desolati possa esistere una forma di bellezza.

Misericordia” esplora tematiche profonde e universali. La violenza domestica e il potere patriarcale incarnato da Polifemo rappresentano una critica feroce alle dinamiche di abuso e controllo che affliggono molte società. Il film è anche una riflessione sulla resilienza umana e sulla capacità di sopravvivere e trovare speranza anche nelle situazioni più disperate. Le donne che proteggono Arturo sono simboli di un amore incondizionato e di una forza interiore che si rifiuta di essere spezzata, nonostante le circostanze avverse.

Simone Zambelli, nel ruolo di Arturo, riesce a trasmettere con autenticità il tormento e la dolcezza del suo personaggio. La sua interpretazione, premiata con il riconoscimento al miglior attore, è un tributo alla capacità del cinema di toccare il cuore dello spettatore con verità non dette e sguardi che valgono mille parole. Anche il cast di supporto, composto da talenti come Simona Malato e Tiziana Cuticchio, contribuisce a creare un ritratto vivido e commovente di un mondo in bilico tra disperazione e speranza.

Un Inno alla resilienza umana

Misericordia” è un inno alla resilienza umana, una testimonianza dolorosa ma necessaria delle cicatrici che la vita può infliggere e del potere redentivo dell’amore, anche nel contesto più buio. Con questa opera, Emma Dante non solo conferma il suo talento eccezionale nel raccontare storie che sfidano il nostro conforto visivo e morale, ma invita anche a una riflessione profonda sull’essenza della misericordia stessa. Un film che non lascia indifferenti, una finestra aperta su un mondo duro, ma impreziosito dalla speranza di redenzione.

Una visione differente, una prospettiva diversa

Un film, come abbiamo detto nell’incipit, non per tutti e, forse, un film “difficile”, nonostante l’eco positiva e i riconoscimenti ricevuti, “Misericordia” ha incontrato ostacoli nella sua distribuzione. Emma Dante ha espresso un forte disappunto riguardo alla decisione di molte sale cinematografiche di rimuovere il film dopo solo una settimana di programmazione. Questa scelta, definita dalla regista come una “delusione fortissima”, mette in luce una problematica diffusa nel panorama cinematografico italiano, dove le opere d’autore spesso vengono sacrificate in favore di film più commerciali. Chi va a rimetterci, oltre chi realizza l’opera, è ovviamente anche il pubblico, privato della possibilità di confrontarsi con storie che offrono prospettive diverse e narrative profonde.

“Misericordia” è disponibile dal 7 maggio in streaming sulla piattaforma MYmovies ONE.
Per guardare “Misericordia” di Emma Dante su MYmovies ONE basta registrarsi e attivare un abbonamento cliccando su questo link: https://www.mymovies.it/ondemand/one/

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Giovanni Lembo

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