MONTEROTONDO: mutuo del Monterotondo Calcio, prevista un’ asseblea pubblica a gennaio
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L’Amministrazione difende l’atto con cui rileva il mutuo del Monterotondo Calcio e annuncia un’assemblea pubblica. «Non è un favore fatto a qualcuno ma una scelta ineccepibile nella sua obbligatorietà». Così il sindaco Alessandri definisce l’atto con il quale il Comune formalizzerà l’assunzione degli oneri del mutuo a suo tempo sottoscritto dal Monterotondo Calcio presso il Credito sportivo, all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di giovedì 30. Una vicenda che ha innescato un dibattito vivace e che il sindaco intende perciò approfondire nel corso di una assemblea pubblica “aperta a tutti i cittadini che vogliono non solo ascoltare ma anche porre domande” che si terrà entro il mese di gennaio. «Mi sono reso conto ” afferma il sindaco ” che a proposito di questa questione si stanno dicendo e scrivendo, non sempre in buonafede, tante e tali inesattezze da rendere incomprensibile le motivazioni delle nostre scelte: quella iniziale a garanzia di un’operazione finanziaria contemplata dalle norme che consentì di ristrutturare quel patrimonio pubblico che è il Cecconi e , oggi, quella di tutelare le casse comunali ed evitare il rischio di un dissesto. Voglio perciò discuterne, oltre che nella sede istituzionale, in un ambito quanto più ampio e partecipato possibile». Il sindaco ricorda che la convezione a suo tempo sottoscritta e tuttora regolante i rapporti tra Comune e Monterotondo Calcio prevedeva, tra l’altro, che fosse l’Amministrazione comunale a garantire, secondo quanto previsto dalle norme trattandosi di un bene pubblico, la richiesta al Credito sportivo della concessione di un mutuo, per un importo di 1.300mila euro, necessario per i lavori di adeguamento dello stadio Cecconi, appena acquisito dal demanio al patrimonio comunale e che richiedeva urgenti interventi per lo stato in cui versava. Nel contratto di mutuo poi erogato venne inoltre espressamente previsto che, in caso di mancato pagamento anche di una sola rata semestrale da parte della società, l’istituto di credito potesse esigere dall’Amministrazione comunale il versamento immediato dell’intero importo residuo in un’unica soluzione. Ricorda ancora il sindaco: «Fino a questa estate la società aveva provveduto al pagamento delle rate o a dare garanzie, ritenute evidentemente congrue dall’istituto di credito, rispetto al pagamento di quelle non pagate. Poi, da settembre, la completa insolvenza. A quel punto subentrare nella titolarità del mutuo non era solo l’unica strada percorribile ma, paradossalmente, anche quella preferibile alla luce della conclamata inaffidabilità societaria nei pagamenti: solo così, infatti, è possibile pianificare il rientro senza correre il rischio di vedersi recapitare un’ingiunzione di pagamento immediato e in un’unica soluzione da parte del Credito sportivo a seguito di nuovi ritardi da parte della società». Da qui l’atto deliberativo che formalizza il subentro del Comune nell’impegno debitorio nei confronti dell’istituto di credito, unica soluzione in grado di scongiurare l’esposizione delle casse comunali al rischio di dissesto. «Si può discutere – interviene l’assessore allo sport e al patrimonio Gerardo Casamenti – dei criteri secondo i quali la società venne a suo tempo ritenuta affidabile, oggi che quelle condizioni di affidabilità sono evidentemente decadute. Ma non si può sostenere che questa operazione sia un modo per salvarla, intravedendo nel proseguimento delle attività il segno di una connivenza da parte dell’Amministrazione comunale. In realtà abbiamo fatto tutto il possibile affinché la società rispettasse gli impegni assunti e i termini della convenzione sottoscritta. E tutto il possibile faremo, affidando con una gara pubblica la gestione degli impianti del Cecconi e facendo così decadere la convenzione in essere. Fino a quel momento per quanto riguarda la gestione degli impianti non abbiamo alcuna voce in capitolo. Ciò che possiamo fare e faremo è avviare procedure atte a verificare eventuali altre insolvenze da parte della società». A chi negli ultimi giorni ha accusato il Comune di non adoperarsi abbastanza per far crescere lo sport locale, il sindaco risponde duramente: «Quella di procacciare sponsor non è una funzione dell’Amministrazione comunale: sono le società sportive che devono convincere la città e attrarre risorse e pubblico attraverso progetti seri e credibili. L’Amministrazione comunale ha già fatto quanto dovuto acquistando il Cecconi dal demanio, mettendo la società nelle condizioni di utilizzare un impianto a norma e, oggi, facendosi carico direttamente della quota restante di mutuo. Che la gestione da parte della società sia quantomeno discutibile è poi attestato anche dai numerosi disagi patiti dagli utenti e lesivi dell’immagine del Comune, danni di cui non escludo di chiedere conto anche in sede giuridica». «Sono certo – conclude il sindaco – che chi ci critica in buonafede riconoscerà la correttezza, morale oltre che giuridica, dell’atto che portiamo in Consiglio. A coloro che in questa vicenda sono portatori di interessi personali, professionali e politici ho poco da dire: avranno risposte nelle sedi istituzionali».