MONTEROTONDO: Gloria e Sophia tornano a casa
Segui Email Martedì 28 Aprile, Gloria e Sophia torneranno a casa da New York, dove sono volate per una
Martedì 28 Aprile, Gloria e Sophia torneranno a casa da New York, dove sono volate per una serie di complessi interventi.
E’ la mamma che lo comunica attraverso il sito www.laviadelsole.org: “Fra qualche giorno si concluderà il nostro primo periodo di cure a New York – scrive Marina – io ho cercato di ringraziare con le parole, per l’immensa possibilità che ci è stata concessa e continua ad esserci concessa da quanti ci hanno sostenuto, cercando di donare la nostra verità, la nostra esperienza e forse a volte non è stato semplice raccontare la nostra vita, soprattutto perchè parlava delle nostre figlie, il bene più prezioso. Oggi vorrei farlo anche con l’ultimo filmato da New York, quello di due bambine fra tante in Italia, che hanno sofferto tanto … ma come tanti altri bambini in Italia, che sette mesi fà sono arrivate a New York nel modo in cui le vedrete nel filmato, nonostante la famiglia si sia dimenata per offrire il meglio di quanto il panorama italiano potesse concedere.
A rivedere le immagini ho avuto i brividi: quasi non le ricordavo più in queste condizioni e mi sembrava di vivere un incubo. Eppure chi è stato vicino o solo ci ha visto sa quanti sacrifici si sono compiuti fin dal primo respiro di questi angeli per aiutarle: non si può voltare lo sguardo e far finta di aver visto un film che è finito.
In tantissime famiglie c’è dolore e la vera paralisi la dà l’impotenza di poter reagire: credo si debba fare molto di più per tanti bambini, credo che i bambini abbiano diritto di essere aiutati, sostenuti. E’ il minimo che si possa fare. Lo dico agli italiani che seguono il sito di Gloria e Sophia, e so che sono centinaia, da ogni parte dello stivale, così come dall’America, dalla Francia, dall’Inghilterra, la Polonia, la Germania, Svizzera, La Svezia, Spagna. Ma vorrei che lo sentisse il nostro Stato e …. si iniziassero a realizzare tanti sogni, quelli più belli, quelli dei bambini che hanno bisogno di colorare il loro futuro”.