MONTEROTONDO: Ancora atti vandalici alla Monte Pollino
Segui Email Ferma condanna all’ennesimo episodio di grave vandalismo verificatosi ai danni dell’Istituto scolastico di via Monte Pollino. La
Ferma condanna all’ennesimo episodio di grave vandalismo verificatosi ai danni dell’Istituto scolastico di via Monte Pollino. La esprime il sindaco Mauro Alessandri, insieme alla più totale solidarietà al preside Giovanni Paradiso, fatto oggetto di insulti ignobili e volgari.
“Ci troviamo di fronte ad una maleducazione ottusa e pericolosa ” afferma il sindaco ” che colpisce uno spazio d’incontro aperto come dovrebbe essere una scuola e un educatore con quarant’anni di specchiata carriera, stimato e rispettato come il professor Paradiso. Una maleducazione che non siamo disposti a tollerare e che contribuiremo ad arginare, con tutte le nostre forze”.
L’Amministrazione comunale, assicura il sindaco, onorerà gli impegni assunti dotando la scuola di impianti di allarme e di video-sorveglianza: “Non ci tiriamo certo indietro e faremo quanto ci siamo impegnati a fare, spendendo quanto serve». Ma non nasconde tutta la sua amarezza nel «dover impiegare soldi pubblici per blindare come un carcere di massima sicurezza un luogo che dovrebbe, invece, essere per definizione aperto all’incontro come una scuola, e solo a causa della balordaggine di qualcuno. Che i responsabili siano interni alla scuola come io suppongo, o che, invece, non ne facciano parte, non cambia la sostanza: si tratta di idioti a cui non permetteremo di continuare oltre con i loro gesti idioti e rovinosi”.
Appena possibile il sindaco e l’assessore alle politiche scolastiche Gerardo Casamenti intendono organizzare una assemblea aperta con docenti, ragazzi e famiglie. “La situazione è davvero insostenibile. Ma trovare una risposta a lungo termine è impossibile se non riusciamo a serrare le maglie del tessuto sociale e a fare, ognuno per la propria parte, il massimo possibile. Non mi riferisco solo alla scuola o alle istituzioni locali: le famiglie non possono limitarsi a demandare alla scuola il controllo sulle azioni dei ragazzi ma devono svolgere una azione più incisiva e partecipe”.