IN SALA: Amore estremo
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Patetico tentativo di immettere sul mercato italiano un film che ha fatto flop ovunque, Gigli, titolo originale, da noi ribattezzato Amore Estremo, fa rimpiangere quella vaccatina che era The Mexican (detto tutto) pur puntando sugli stessi mezzi di richiamo: sex-appeal dovuto a due star belle e superpatinate, la’ Julia Roberts e Brad Pitt, qui Jennifer Lopez e Ben Affleck, romanticismo, ambientazione finto maledetta, ironia, un po’ di azione, attori di sicura professionalita’, li’ James Gandolfini direttamente dai Soprano, qui addirittura due grandi: Al Pacino – dico Al Pacino! Quasi non ci potevo credere! Fategli un favore, non ditelo a nessuno – e Christopher Walken.
Inutile dire che il flop e’ meritatissimo.
Trama: Larry Gigli, criminale dal cuore tenero, viene incaricato dal suo boss di rapire il fratello mezzo ritardato di un procuratore distrettuale. Lo affianchera’ la bella Ricky. Scattera’ la scintilla? Sul set, dove e’ scattato il colpo di fulmine, pare che i due abbiano fatto faville, occupando le cronache mondane per lunghi mesi. Incredibile come realta’ e finzione si mescolino: Jennifer e Ben hanno rotto con le loro cronache mondane? Stessa rottura di cojones per i poveri spettatori che andranno a vedere il film.
Un pastrocchio senza fine che non si vede l’ora finisca, un tormento per il povero spettatore. Un film talmente finto e costruito a tavolino, prevedibile e banale, da non avere scusanti. Prima di arrivare alla fine del film, che arriva troppo tardi, ci tocca sopportare battute e battutacce di ogni tipo e soffrire come non pochi. Regia fiacca – ma chi e’ il regista? Ah, Martin Brest, quello di Scent of a woman e Beverly Hills Cop, non erano malvagi