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FONTE NUOVA: Il Museo rinuncia al centro multietnico: perche’?

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‘Prima di tutto – dice Davide Tedeschini, Direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Fonte Nuova – voglio ringraziare i tanti cittadini che per strada mi stringono la mano e mi dimostrano la loro solidarieta’ in riferimento alle critiche da me ricevute per la rinuncia del progetto di ‘centro culturale multietnico’, propostomi dall’amministrazione nelle persone del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali.

Quindi invito l’assessore ai servizi sociali a dare dei giudizi sulla salute dell’attivita’ del proprio settore e a controllare la salute dell’amministrazione. Il Museo d’arte contemporanea e la galleria d’arte no profit di Fonte Nuova, le uniche istituzioni culturali a frequentazione pubblica di cui e’ dotato il Comune, in merito alle decisione prese, non hanno bisogno di alcun giudizio da parte dei non addetti ai lavori di cultura. Per una questione di serieta’, vengono accettati solo commenti di esperti del settore cultura e non di altri settori che creerebbero solo confusione.

Tuttavia rispondo anche alle sue critiche apparse sulla stampa locale: ritengo di aver fondato delle strutture che alzano il livello della qualita’ di vita di Fonte Nuova, non incidendo sulle tasche dei cittadini – a differenza delle iniziative comunali. Sobbarcare una struttura culturale di attivita’ assistenziali come il ‘segreteriato sociale’ e lo ‘sportello per l’impiego’ per extracomunitari, ne avrebbe abbassato la qualita’ distruggendo tutto quello per cui ho lavorato fino ad oggi e negando a Fonte Nuova i frutti del mio lavoro.

Il Comune, se lo ritiene giusto, sostenga il museo con i fondi comunali o di altra provenienza destinati alla cultura, non con i fondi destinati all’immigrazione e ai servizi sociali che sono pur sempre un settore diverso. Ho accettato l’invito a presentare un progetto perche’ sono una persona coraggiosa, ma non sprovveduta.

Tuttavia se non c’e’ la maturita’ per ammettere che il Museo potrebbe rappresentare la risposta alla carenza di sale comunali per le esposizioni e i convegni, invito l’amministrazione a deliberare 2 milioni + altrettanti euro, per la gestione di una biblioteca o un museo archeologico o un teatro comunale come viene chiesto da tutti gli addetti alla cultura, compresi presidenti di associazioni archeologiche locali e sovrintendenti. La richiesta alla quale mi unisco deriva dall’assenza di strutture civiche destinate alla cultura, in conseguenza alla non considerazione di utilizzazione del Museo presente”.

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Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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