Calligrafie Visive – Fotografie di Piero Leonardi
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Dopo la personale esposta fino al 30 Maggio presso SpazioFarini6 a Milano nell’albito del circuito PhotoFestival2014, Piero Leonardi prosegue nella “condivisione” delle sue opere con una mostra che lo vede impegnato presso l’Atelier di Paola Romano, in Via G. Pascoli, 10a Monterotondo (Rm).
L’evento, che nasce dall’amicizia che lega i due artisti Eretini, riunisce due diversi percorsi di ricerca fotografica di Piero Leonardi: Purgatory e Graphics.
In Purgatory atmosfere lirico-dantesche tra colline e valli invernali si trasformano in scatti mistico-evocativi per afferrare l’impalpabile e percepire lo “spiritus” del creato.
Un mondo a-dimensionale che trova, sotto lo sguardo dell’artista, una nuova consistenza spaziale e un’inedita misurazione del tempo.
In Graphics la grafia visiva di Piero Leonardi traccia elementi minimi, sedimenti residui nel bianco-vuoto, composizioni minimaliste che costituiscono gli ideogrammi di un alfabeto astratto e concettuale.
Piero Leonardi ha individuato nella solitudine della ricerca in loco e nell’osmosi con la natura le coordinate del suo percorso artistico.
La sua scrittura visiva è sperimentazione continua, controcorrente in quanto memore del purismo espressivo che non fa dello strumento fotografico il principio, ma ne usa il mezzo per ripercorrere la genuinità del medium.
Piero Leonardi dunque artista di Fotografia, soprattutto perché abbandona la potenza indiscriminata del mezzo e si riappropria dell’immediatezza, dell’intuizione, dell’istinto emozionale.
Sono questi criteri che lo guidano e lo avvicinano alla natura, permettendogli di introdurre la sua sensibilità percettiva nella terra, nella neve, nella sabbia, persino nell’aria, dilavando il “tutto” per focalizzare e indicare il dettaglio, il segno, la traccia, lumeggiando ombre di colore e campiture plastiche per ri-portare in superficie naturalezze profonde e nascoste.
Il coraggio di rendersi indipendente di fronte a linguaggi osmotici e contaminazioni espressive di “tendenza” motiva la sua scelta operativa.
Arte – sembra “dire” la fotografia di Leonardi – ciò che piu si discosta dall’evoluto, senza rinnegare il genuino, il naturale, l’im-mediato.
Questo profondo rispetto per le dinamiche espressive della natura e per i reconditi messaggi che trasmette fanno dell’Arte fotografica di Leonardi il medium comunicativo di una realtà incontaminata, che evoca e presentifica dimensioni sovra-naturali, individuate con una sensibilità riflessiva, indagatrice, etica.
Con la semplicità e l’onestà di un bambino, Piero Leonardi ti prende per mano e ti guida, passo dopo passo, lungo il sentiero della sua narrazione, le cui tappe sono un pò come quelle di Alice quando, inseguendo Bianconiglio, si ritrova in un mondo alla rovescia, dove il grande piccolo, il piccolo grande e dove la festa di “non compleanno”. Questo, per dirla con Carroll: un’avventura dove tutto si insegue sotto la spinta della “curiosità” e dell’immaginazione, dove “dentro allo specchio” c’é la storia e l’immagine riflessa il pensiero.
Così Paola Zanchi riassume nel suo testo critico, “Piero Leonardi e il punctum su Stile di Vista e Calligrafia Visiva”, lo sguardo fotografico dell’artista, per il quale tutto si trasforma in una personale scrittura visiva.
Nel campo della Fine Art, Piero Leonardi fotografa utilizzando tecnologia digitale, stampa personalmente le sue opere su carta Hahnemuhle, procedimento Giclée, con una tiratura di 7 opere complessive per ogni scatto – le cui misure variano tra le seguenti: 40×60, 60×90, 90×135 – ciascuna firmata dall’autore e accompagnata da ologrammi gemelli numerati, uno sul retro dell’opera e uno su certificato accompagnatorio, sul quale l’artista appone anche la sua impronta digitale.