RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Incidenti mortali sulla Nomentana
Segui Email Gentile direttore, la prego di perdonare il mio disturbo, ma dopo avere letto l’articolo da voi pubblicato
Gentile direttore, la prego di perdonare il mio disturbo, ma dopo avere letto l’articolo da voi pubblicato a pag. 3 sul n.7 del vs. giornale, ho sentito il desiderio di contattarla.
Non capisco, davvero, perche’, parlando dei numerosi incidenti sulla via Nomentana (vi abito da 35 anni), non si faccia altro, dopo la triste cronaca, che mettere la stessa sul banco degli imputati, senza neanche un accenno al fatto che nella quasi totalita’ dei casi si tratta di giovani (quelli citati nell’ultimo articolo avevano 21 anni), che non rispettano, ne’ il codice della strada e neppure le regole dettate dal buon senso.
Purtroppo essi sono le prime vittime, piange il cuore, nel vedere una intera generazione decimata dagli incidenti stradali, cosi’ come e’ avvenuto negli anni 70’/80′, a causa delle droghe.
Le seconde vittime sono le persone incolpevoli (vi sono casi di intere famiglie sterminate, l’ultima in Calabria), che vengono coinvolte.
Concludendo, comincerei a porre l’attenzione sul problema vero, cioe’ sul rispetto delle regole e del prossimo e non sulle strade alberate che attraversano centri abitati, dove e’ impensabile sfrecciare a 100-150 Km/h.
Cordialmente la saluto,
Massimo Aquilini.
P.S.
Voi consigliate di mettere i lampioni, o di tagliare gli alberi, voglio dare un consiglio anche io: noi, educhiamo i giovani al rispetto del prossimo, le forze dell’odine li educhino al rispetto delle regole (ma la domanda e’: noi e le forze dell’ordine dove stiamo?).