MONTEROTONDO: Primavera ’86 compie 25 anni, domenica di festa all’aria aperta
Segui Email Domenica 19 giugno 2011 l’associazione di volontariato “Primavera ’86” compirà 25 anni. Per festeggiare, i volontari offriranno
Domenica 19 giugno 2011 l’associazione di volontariato “Primavera ’86” compirà 25 anni. Per festeggiare, i volontari offriranno giochi, esposizioni, musica, video e buffet presso il Bosco del Convento dei Frati Cappuccini, in Viale Fausto Cecconi a Monterotondo. La festa si aprirà la mattina, dalle 9.00 alle 12.30, per poi proseguire dalle 16.00 fino a notte inoltrata. Il programma comprende, tra gli altri, l’esibizione dell’Accademia di Musica “Nomos”, il quadrangolare di calcio e giochi per bambini organizzati dagli Scout; il tutto accompagnato da spazi espositivi, stand gastronomici e musica fino a notte fonda.
Per il programma completo consultare la locandina o il sito www.volontariato.lazio.it/primavera86.
Primavera ’86 festeggia così 25 anni di attività e ripercorre le tappe della sua storia. Una storia che ha inizio il 21 marzo 1986, primo giorno di primavera e anche di un grande progetto in favore dei ragazzi disabili. Per la prima volta, abbracciando i problemi delle famiglie dei ragazzi con difficoltà cognitive o disabilità fisiche, l’organizzazione Primavera ’86 ha introdotto programmi d’integrazione scolastica, assistenza domiciliare, laboratori di ceramica e corsi di formazione professionale.
Oggi, grazie a un finanziamento regionale, Primavera ’86 gestisce la Casa famiglia per persone adulte con disabilità, una grande famiglia che vive a Monterotondo, in Via Gramsci 122. Qui otto ragazzi e ragazze sperimentano la convivenza all’interno di un percorso educativo individuale finalizzato all’individuazione, mantenimento e sviluppo delle autonomie e competenze personali, oltre che all’integrazione e all’inclusione sociale. Inoltre sono stati attivati diversi laboratori, tra cui quelli di alfabetizzazione, informatica, ginnastica dolce e arti espressive, e creati importanti rapporti con associazioni di volontariato della stessa zona, in un continuo processo di integrazione che permette ai ragazzi della casa famiglia di interagire attivamente nel tessuto sociale.