SitoPreferito

Cortometraggi In Evidenza Netflix

“Anuja”: è su Netflix il cortometraggio candidato agli Oscar 2025 che mette a nudo il lavoro minorile in India

“Anuja”: è su Netflix il cortometraggio candidato agli Oscar 2025 che mette a nudo il lavoro minorile in India

“Anuja”: è su Netflix il cortometraggio candidato agli Oscar 2025 che mette a nudo il lavoro minorile in India

Uno sguardo. È tutto ciò che serve.
Nel rumore assordante delle macchine tessili, tra fili colorati e mani infantili che lavorano nell’ombra, lo sguardo di Anuja buca lo schermo. Non chiede pietà. Non cerca compassione. Chiede di essere visto. E ascoltato.

Candidato agli Oscar 2025 come Miglior Cortometraggio Live Action, vincitore all’HollyShorts Film Festival e oggi disponibile in streaming su Netflix, Anuja è un film breve ma potentissimo, capace di raccontare il lavoro minorile in India con una delicatezza che colpisce dritto allo stomaco.

Una storia breve, un’eco profonda

Diretto da Adam J. Graves, prodotto dalle attrici indiane Mindy Kaling (“The Office”) e Pryanka Chopra-Jonas (“Matrix Resurrections”), Anuja racconta la storia di una bambina di nove anni, interpretata da Sajda Pathan, che lavora in una fabbrica tessile a Delhi, insieme alla sorella maggiore, Palak, interpretata da Ananya Shanbhag. Due vite intrecciate da una routine fatta di fatica, rinunce e sogni silenziosi. Fino a quando arriva una possibilità: una borsa di studio in una scuola prestigiosa.

Ma questa non è una favola. È una scelta. Una di quelle che nessun bambino dovrebbe mai dover fare.

Infanzia rubata, dignità intatta

Il cortometraggio Anuja affronta il tema del lavoro minorile in India con una delicatezza che taglia come una lama. Non c’è spettacolarizzazione, né moralismi. Solo uno sguardo crudo, sincero, capace di trasmettere empatia attraverso dettagli minimi e silenzi potenti.

La regia adotta uno stile sobrio, quasi documentaristico, che lascia parlare gli ambienti, i corpi, i gesti. Le mani sporche di tessuto, i piedi nudi, il rumore delle macchine da cucire. Tutto contribuisce a costruire un’atmosfera densa e reale, che ci immerge in un mondo che molti preferiscono ignorare.

La forza dello sguardo

A tenere tutto insieme è lei: Anuja. I suoi occhi raccontano ciò che le parole non possono. C’è forza, c’è dolore, c’è speranza. Ma soprattutto c’è una dignità che non ha bisogno di essere spiegata.

Questa interpretazione straordinaria – tanto naturale quanto devastante – è uno dei motivi per cui Anuja è stato acclamato nei festival internazionali, fino a guadagnarsi la nomination agli Oscar 2025.

Il suo volto resta impresso nella memoria. E il messaggio del film anche: chi decide cosa valga la pena sacrificare, quando il futuro è un privilegio?

Girato con un budget ridottissimo e in soli quattro giorni, il film è stato realizzato con il supporto e la collaborazione della Salaam Baalak Trust, un’organizzazione no-profit che aiuta i bambini in difficoltà nella regione di Nuova Delhi. La protagonista, Sajda Pathan, proviene proprio da questa ONG. Sui titoli di coda del cortometraggio vediamo la protagonista, insieme ad altri bambini, assistere per la prima volta alla visione del film. Una coda molto emozionante per un cortometraggio che ci ha veramente colpiti.

About Author

Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *