Recensione di “Mr. Morfina”: action movie con venature splatter con protagonista Jack Quaid
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Avete mai immaginato un eroe che come superpotere ha la capacità di non sentire alcun dolore?
Se la risposta è no, sappiate che i due registi Dan Berk e Robert Olsen lo hanno fatto e il risultato è una pellicola divertente ma priva di qualsiasi aspettativa.
Nel cast Jack Quaid, Amber Midthunder, Jacob Batalon e Ray Nicholson in una commedia d’azione con delle sfumature che tendono verso il cinema di genere splatter, un connubio di idee interessanti messe in scena all’interno di un film che poteva donare molto di più ma senza deludere lo spettatore.
Un eroe alquanto singolare
Nathan “Nate” Caine è un assistente manager di una cooperativa bancaria di San Diego affetto da una malattia chiamata “CIPA” (insensibilità congenita al dolore con anidrosi).
Presto si innamorerà di una sua collega di nome Sherry Margrave e i due, in seguito, si apriranno emotivamente raccontandosi diverse disavventure e frustrazioni legate alla loro sfortunata infanzia oltre alla difficoltà di Nathan di riuscire a comunicare con le persone che lo circondano nella quotidianità.
Questo forte legame rischierà di rompersi quando la mattina della vigilia di Natale dei ladri vestiti da Santa Claus entreranno nella banca dove Nathan e Sherry lavorano e fuggiranno con quest’ultima come ostaggio.
Nathan, preso dallo sconforto, deciderà di andare alla ricerca della sua amante affidandosi al suo coraggio e alla capacità di risultare invulnerabile ad ogni tipo di dolore.
Una pellicola alternativa e divertente
Mr. Morfina gioca con il lato sadico dello spettatore, riducendo il protagonista a danni fisici sempre più evidenti.
Se questo fattore rende il tutto più esilarante, ad alzare l’asticella della tensione è il villain Simon Greenly, interpretato da Ray Nicholson, che seppur apparendo all’inizio come un semplice rapinatore, si rivela molto più interessante del previsto grazie alla sua abilità nel combattimento appresa durante il suo periodo da soldato al servizio degli Stati Uniti d’America.
I due registi Dan Berk e Robert Olsen hanno già collaborato insieme in altri lungometraggi come Body (2015) ed altri horror di serie B ma senza aver mai lavorato a pellicole di budget più alto come Mr. Morfina e, nonostante questo, il risultato è soddisfacente.
Le scene d’azione sono ben coreografate finendo per confermarsi come un film godibile e leggero, capace di saper intrattenere il pubblico e saper divertire in un immaginario misto tra violenza e inaspettata sensibilità, soprattutto nell’ affrontare temi come la solitudine o l’emarginazione.