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Recensione di “Fuori” di Mario Martone: la storia della scrittrice Goliarda Sapienza nell'”Università di Rebibbia”

Recensione di "Fuori" di Mario Martone: la storia della scrittrice Goliarda Sapienza nell'"Università di Rebibbia".

Recensione di “Fuori” di Mario Martone: la storia della scrittrice Goliarda Sapienza nell'”Università di Rebibbia”

“Fuori” di Mario Martone: la storia della scrittrice Goliarda Sapienza nell'”Università di Rebibbia”

Roma, 1980: Goliarda Sapienza, scrittrice impegnata nella ricerca di un editore per il suo manoscritto, finisce in carcere per un furto di gioielli in casa di una sua amica. Le si spalancano così le porte di un mondo fino ad allora del tutto sconosciuto, quello del reclusorio femminile di Rebibbia. Sarà per lei un’esperienza devastante all’inizio ma in seguito altamente formante, fino ad improntare di sé quella che é la sua opera più nota, L’arte della gioia. Un grande successo editoriale che nella versione integrale vedrà la luce soltanto dopo la morte dell’autrice.

L’ultima fatica di Mario Martone, Fuori, già acclamata a Cannes con oltre 7 minuti di applausi in sala e in uscita il 22 maggio, é il ritratto di una donna anticonformista e coraggiosa, trovatasi improvvisamente alle prese con l’universo concentrazionario della prigione e soprattutto con storie di emarginazione che ha poi raccontato nel romanzo L’università di Rebibbia, su cui essenzialmente si basa questo film.

Un mondo al femminile

Per il regista non é una novità concentrare la propria attenzione sul microcosmo femminile – ricordiamo in proposito L’amore molesto – soprattutto davanti ad una sofferenza di fondo. Nella fattispecie quella della reclusione, della convivenza forzata, della successiva difficoltà a riadattarsi all’ordinaria vita quotidiana. E’ proprio con  figure fortemente dolenti che la protagonista – a conti fatti non meno travagliata di loro – si confronta dapprima con difficoltà ma in seguito con crescente empatia. Fino a diventare a tutti gli effetti una di loro.

Martone fa sue le domande che si pone Goliarda: siamo certi che la vita vera sia quella di “fuori” e non invece quella vissuta “dentro”? E’ più pregnante e densa di significato quella spesa nei salotti o quella trascorsa coartatamente tra quattro mura a configurare un’umanità sì complessa e “difficile” ma per ciò stesso più autentica?

Un’opera intimista

Chi conosce la filmografia di Martone sicuramente non si aspetta un’opera spettacolare, men che meno nel caso di Fuori: un prodotto fondamentalmente intimista dove nulla é tralasciato nella  caratterizzazione delle figure femminili, fin nelle pieghe più profonde dei loro animi afflitti.

Lo schermo é “bucato” da una Valeria Golino perfettamente a suo agio nel ruolo della scrittrice e da una Matilda De Angelis che nei panni della compagna di detenzione e successivamente dell’amica più vera offre una bella interpretazione. I personaggi maschili, e non poteva essere altrimenti visto il contesto, sono del tutto e volutamente lasciati ai margini.

Una menzione anche per la fotografia, che riproduce alla perfezione i colori e le atmosfere di Roma anni ’80.

About Author

Angelo Marcoaldi

Angelo Marcoaldi è nato a Roma il 12.03.1956. Diplomato al Liceo classico Giulio Cesare di Roma nel 1975, è giornalista pubblicista. Ha collaborato a diversi quotidiani e periodici. Dal 1982 al 1988 è stato programmista regista radiofonico in RAI, con contratti a tempo determinato, curando in particolare trasmissioni di poesia contemporanea. Ha lavorato fino al 2006 per un call center e dal 2007 è stato dipendente del Comune di Roma.

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