Recensione di “Eden” di Ron Howard: quando un paradiso in terra diventa un inferno
Recensione di "Eden" di Ron Howard: quando un paradiso diventa un inferno, in un film di sopravvicenza ispirato a

Un paradiso in terra diventa un inferno in Eden di Ron Howard
L’anelito di ogni essere umano a vivere le delizie del paradiso terrestre, così come descritte nei testi biblici, è storia vecchia quanto il mondo.
Ma Adamo ed Eva erano soli, mentre la prima coppia occupante l’isola di Floreana, nell’arcipelago delle Galapagos, gode di uno splendido isolamento soltanto fin quando non si vede raggiungere da un nucleo familiare in fuga da un’Europa sconvolta dalla crisi economica prodotta dal tracollo del ’29 e prossima alla guerra.
E il successivo sbarco di una bizzarra nobildonna con due giovani amanti al seguito decreta la fine dell’utopia isolazionista dei due protoresidenti, innescando un vero gioco al massacro nel quadro di una convivenza resa impossibile dalle opposte pulsioni dei protagonisti.
Una “vita sognata” per Ron Howard
Eden, l’ultima fatica di Ron Howard prodotta da Imagine Entertainment e in uscita nelle sale italiane il prossimo 10 aprile, poggia su di un soggetto che si potrebbe definire come il parto di una fantasia sin troppo sbrigliata se non fosse ispirato ad una vicenda reale.
Il dottor Friedrich Ritter, da non confondere con il botanico omonimo, mise piede sull’isola di Floreana con la moglie Dore Strauch nel 1929, per realizzare il sogno di lasciarsi alle spalle una tranquilla ma insulsa esistenza borghese e vivere in un vagheggiato paradiso terrestre. Salvo poi dover fare i conti con ospiti indesiderati, fino ad un epilogo dalle tinte decisamente fosche.

Ron Howard si cimenta in un genere, quello del film di sopravvivenza, piuttosto insolito per lui. Anche se forse il tema della “vita sognata” potrebbe essere considerato comune a Cocoon.
“…stiamo vivendo tempi di sfiducia nella società – ha osservato il regista – con la sensazione che la civiltà ci stia soffocando. Vivere ‘fuori dalla rete’ è un tema sempre più discusso…”
Il film vive di interpretazioni di ottimo livello. Jude Law è un dottor Ritter più che convincente nei suoi aneliti utopici. Vanessa Kirby, che si ricorda tra l’altro nell’interessante Pieces of a woman, sostiene egregiamente il ruolo della moglie. Ana de Armas è l’affascinante e corrotta baronessa che calpesta il suolo dell’isola senza scrupoli di alcun genere.
Le riprese sono state effettuate in Australia, nel Queensland, utilizzando esclusivamente la luce naturale e non risparmiando agli attori le ingiurie atmosferiche del luogo, quasi a far loro da palestra per un vero corso di sopravvivenza.
Nei titoli di coda, a sorprendere lo spettatore ignaro della veridicità della vicenda, alcuni brevi filmati con i personaggi reali