MENTANA: Intervista a Cinzia Salluzzo, organizzatrice del Mentana Corto Festival
Segui Email Cinzia Salluzzo e’ la mente dietro al Mentana Corto Festival, nella citta’ garibaldina dal 21 al 25
Cinzia Salluzzo e’ la mente dietro al Mentana Corto Festival, nella citta’ garibaldina dal 21 al 25 luglio, organizzato dal Cinit, Cineforum italiano, con la collaborazione della Pro Loco e dell’amministrazione comunale.
Una mente vulcanica ed esplosiva, quella di Cinzia, che ha ideato e coraggiosamente portato ormai alle fasi finali un festival che si preannuncia molto ambizioso ma anche interessantissimo.
Perche’ un festival di cortometraggi e perche’ a Mentana?
Mentana e’ un territorio ricchissimo di artisti di fama sia internazionale che locale, una localita’ che per la sua posizione e la bellezza del suo paesaggio e’ stata scelta nel passato come dimora di Lucio Dalla, Ennio Morricone, Bacalov, dove tuttora vivono artisti e giornalisti un po’ in incognito, posso citare Gianni Musy, un attore che ultimamente ha doppiato la voce di Gandalf nel Signore degli Anelli, il direttore di fotografia dell’Otello di Orson Welles, Oberdan Troiani, e tanti altri come detto innominabili. Questo mi ha spinto a credere nelle possibilita’ di questa “citta’” di diventare un citta’ d’arte, stimolata soprattutto dall’idea del Presidente della Pro Loco Gianni Fravili, appoggiato in questo progetto dal Vicepresedente Alfredo Bartolino, e da tutti gli elementi e anche forze politiche che la Pro Loco cerca di mettere d’accordo per ottenere un grande risultato: Mentana conosciuta non soltanto per la sua storia ma anche per la sua arte. In questo ambizioso rilancio di questa cittadina si sta impegnando questa giunta con l’appoggio ed il sostegno dell’Assessore alla cultura Pandolfi ed in prima persona del Sindaco Tabanella, e’ incomiabile l’idea del Festival della Birra, dal 26 giugno sino al 4 Luglio, con un programma di tutto rispetto e soprattutto popolare. Un progetto molto ardito perche’ se Mentana gode di fama storica ed e’ conosciuta come localita’ attraversa delle enormi difficolta’ nella partecipazione collettiva alla vita sociale del Paese. Il mio sogno, o diciamo piccola utopia, e che le forze politiche che governano e che governeranno questo paese possano collaborare per ottenere il rilancio economico, culturale e storico che Mentana ed i suoi concittadini meritano, magari con un programma decennale con obiettivi principali comuni. In fondo secondo il mio personale parere in maniera sottile questo gia’ sta avvenendo; anche la giunta precedente che aveva estrazione politica diversa ha lavorato per cercare di restituire a Mentana la sua dignita’. Mi rendo conto che e’ utopico, ma sarebbe fantastico se Mentana oltre a diventare una citta’ d’arte, mettendo in “esposizione” i suoi artisti, divenisse una delle prime citta’ italiane in cui destra e sinistra lavorino insieme ad obiettivi comuni, credo diventeremmo molto famosi. Comunque al di la’ di questo spero che questo festival oltre che ad essere un momento in cui si esprimeranno degli artisti, diventi un piccolo momento di crescita culturale ed umana, in cui scambiarsi delle esperienze. L’obiettivo principale del Cinit cioe’ dell’Associazione di cui faccio parte e’ quello di stimolare la coscienza collettiva non solo con nozioni culturali ma soprattutto sociali. L’individuo senza la relazione con l’altro non puo’ ne conoscere se stesso ne’ essere felice come sosteneva il filosofo ebreo Martin Buber in un suo testo famosissimo negli anni ‘ 70 I and Thou , “L’ unificazione e’ la fusione con l’intero essere, non puo’ avvenire attraverso di me, ne mai senza di me. Divento io nel tu, diventando io dico tu. Ogni vita reale e’ un incontro” o piu’ semplicemente come sosteneva Jacques Pre’vert “non esiste specchio oggettivo come non esiste oggettivito’, ed e’nello specchio degli altri che a volte ci si riconosce”.
Perche’ sono state invitate tante Associzioni impegnate nel sociale?
Le ragioni principali sono due: la prima e’ la piu’ semplice e’ che la mia formazione umana si e’ svolta nel volontariato quando ancora Primavera ’86 era semplicemente un’ Associazione di volontariato che prestava accoglienza ai ragazzi disabili e collaborava con la cooperativa Il Pungiglione per l’integrazione dei “ragazzi” nella societa’. Avevo 20 anni ed e’ stato bellissimo; ho capito che solo con l’unione e la coo-perazione ed un po’ di idealismo unito alla praticita’ si possono realizzare delle cose meravigliose: il Centro Don Milani a viale di Vittorio e’ nato solo grazie a tutti questi ingredienti, alla collaborazione tra Primavera ’86, Pungiglione, Comune di Monterotondo e tutti gli organi politici. Quando Primavera ’86 e Pungiglione si sono disgiunti e’ stato un grande dispiacere e soprattutto un’inutile spreco di risorse. Da questo nasce l’idea di inserire in un unico cartello che in realta’ non ha nulla a che vedere con il sociale, tutte queste associazioni. Un modo per far conoscere ai cittadini cio’ che gira attorno a loro e coinvolgerli nell’attivita’ associazionistiche, da altro canto far incontrare in allegria le associazioni tra loro magari anch’esse per trovare punti comuni per collaborare. Uno sforzo tra l’atro che la Provincia sta sostenendo con il piano di zona.
Il secondo motivo e che personalmente credo una delle funzioni principali del cinema sia quella sociale.
Come si svolgeranno le serate?
La prima serata sara’ il 21 Luglio aprira’ la Banda di Mentana con un concerto basato su musiche da film, e’ ci sara’ la proiezione di Piovono mucche un film prodotto e ditribuito dalla Pablo di Gianluca Arcopinto. Il regista Luca Vendruscolo sara’ presente con degli attori per rispondere alle domande del pubblico. Un film che ha ottenuto un discreto successo e che secondo il nostro parere esprime in pieno l’identita’ di questo festival. Il film racconta giovane obiettore di coscienza, capita nella comunita’ “Ismaele”, situata nella periferia di Roma, per svolgere il servizio civile. Sara’, per lui, l’occasione per affrontare un altro tipo di realta’, quella dei paraplegici.
Il 22 Luglio ci sara’ la proiezione dei corti selezionati in concorso e un piccolo break teatrale con un monologo “cinematografico” di un giovane attore Locale Alessandro Cau.
il 23 Luglio ci sara’ una pausa per le Bande che suonano al monumento per il loro concerto settimanale, potremmo vederci tutti li’, per godere di buona musica.
il 24 Luglio ci sara’ la Banda di CastelChiodato che aprira’ la serata con un concerto basato sempre su Musiche da film con la proiezione dei corti e credo due sezioni di corti sia del Festival di Suessola.
il 25 Luglio sara’ la serata conclusiva in cui saranno premiati i corti anche con una scultura di un bravissimo artista di Monterotondo, Marco Todaro, che ci ha offerto gratuitamente le sue sculture; saranno poi proiettati i video delle Assoczioni tra cui uno interessantissimo e shock di Amnesty international gr 245.
Sono previsti ospiti o sorprese?
Una sorpresa e piccola chicca e’ un film di Buster Keaton di cui ancora non riveliamo il nome con musica dal vivo con quartetto jazz. Credo che la giuria sia di grandissimo livello e’ di qualita’ per una prima edizione di Festival a cominciare dal Presidente: Giuseppe Ferrara, ultimamente noto per il film I Banchieri di Dio e la vicenda che l’ha seguto, ma anche per il Caso Moro, il film Cento gioni a Palermo per non parlare del film su Falcone, abbiamo il produttore Paolo Lombardo che ha prodotto il Decamerone di Pasolini, film di Rosselini e Pontecorvo e altri. Il contributo dell’ AIC e’ la presenza oltre del suo presidente Roberto Girometti di Giuseppe Pinori noto per Ecce Bombo, di Nanni Moretti, tra i suoi tanti e lo strepitoso e meraviglioso Marcello Gatti. E’ stato direttore di fotografia di Anonimo Veneziano, con la regia di Enrico Maria Salerno, La Battaglia di Algeri con Gillo Pontecorvo, Le Quattro Giornate di Napoli di Nanni Loy, con Leo Massari tra tutti. Con Gianni Musy, e i due giormalisti Nicola Navazio e Alberto Emme Castagna. Vediamo quale artista riusciremo a coinvolgere per la consegna dei premi.
Com’e’ secondo te il panorama dei cortometraggi, secondo la tua ottica/esperienza? Vitale, deprimenti, pari a quelli cinematografici…
E’ un mercato che si sta muovendo negli ultimi anni e credo che sia la formula migliore per lanciare giovani cineasti e proporre nuove idee e nuovi stili, potrebbe essere un modo interessante per rilanciare il cinema italiano anche in televisione. Credo che l’esperimento di Corto Cinque abbia dato i suoi risultati e spero sia seguito da altre reti, che diano spazio ai giovani.
Cosa ti aspetti dal festival?
Ti dico la verita’ e’ una prima volta, e come tutte le prime volte mi sento un po’ spaventata, un po’ “gasata”, tanto emozionata. Semplicemente mi aspetto di riuscire a fare meno errori possibile e a coinvolgere il pubblico, avere nonostante il periodo scelto un grande numero di spettatori e sostenitori. A tal fine abbiamo deciso di avere una giuria non solo di tecnici ma anche una Giuria popolare, composta da chi vedra’ i corti che compilera’ una scheda finale. La vera aspettativa e’ che sia una vetrina di lancio per rifare delle altre edizioni. Dopo il festival fonderemo il Cinit a Mentana, che si occupera’ della prossima edizione cercando di rifarlo il prossimo anno con un Concorso Nazionale e con partner anche stranieri.
Perche’ il cortometraggio fa cosi’ fatica ad emergere? Secondo te il Festival puo’ aiutare?
Forse perche’ c’e’ poca cultura in questo senso credo che chi non e’ dentro questo mondo o nelle vicinanze neanche sappia cos’e’ un corto, con il lavoro che hanno fatto in questi anni si sta uscendo un po’ dal ghetto. Questo festival puo’ aiutare solo se sara’ un’appuntamento annuale, cioe’ se sara’ seguito da una seconda edizione , da una terza ecc… Solo cosi’, si potra’ creare un nome e per quanto e’ possibile un piccolo mercato, per questo motivo cercheremo di far venire ed invitare piu’ produttori possibili. Tra l’altro una Mentana che punta sul mercato dell’Audiovisivo sarebbe interessante, soprattutto quando ci sara’ la liberalizzazione dell’etere.
Chi vuoi ringraziare?
Principalmente il “fato” che mi ha fatto incontare l’attuale presidente del Cinit Cineforum Anna Magnani Manuela Tempesta per il suo sostegno. Il Presidente del Cinit Nazionale Massimo Caminiti, il Presidente della Pro Loco Giovanni Fravili che crede cosi’ tanto in questo progetto da essersi esposto personalmente economicamente, in un momento di grande difficolta’; l’Assessore alla cultura Mario Pandolfi sia per il sostegno morale che quello finanziario, l’Associazione il Granaio per la loro disponibilita’, l’insegnante Daniela Caringi, il sindaco di Mentana, il preside della scuola media Pasquale Spagnoletti, le ragazze della Pro Loco, e soprattutto il mio staff che ascolta le mie ansie: il collaboratore alla Direzione artistica Galliano Prosperi; la giornalista, p.r. del Festival Donatella Aragozzini; l’ufficio stampa, Zaira Belfiore e Marino Midena; Sebastiano Pinori e Alessandro Cau. E Ciancamerla, Roberta Lustro e soprattutto Antonio Parisi che partecipa attivamente all’organizzazione di questo festival con la sua Accademia di Cine e tv Rosebud. Ringrazio anche Franco, ma non posso dire il motivo perche’ sara’ una sorpresa.