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Prima edizione dell’Indian Film Festival: il cinema indiano oltre Bollywood. Intervista all’Ambasciatrice Vani Sarraju Rao

Successo per la prima edizione dell'Indian Film Festival, a Roma dal 7 all’11 febbraio. Intervista all'Ambasciatrice Vani Sarraju Rao.

Prima edizione dell’Indian Film Festival: il cinema indiano oltre Bollywood. Intervista all’Ambasciatrice Vani Sarraju Rao

Dal 7 all’11 febbraio si è svolta a Roma, presso la Sala ANICA, la prima edizione dell’Indian Film Festival, un evento che ha portato sul grande schermo cinque film in anteprima italiana, offrendo una panoramica sulla diversità linguistica e culturale del cinema indiano. L’iniziativa, promossa dall’Ambasciata Indiana a Roma, ha voluto mettere in evidenza l’ampio spettro della cinematografia indiana, andando oltre i confini di Bollywood e presentando pellicole in lingua Hindi, Telugu, Tamil e Kannada.

Ad aprire la manifestazione è stata l’ambasciatrice indiana in Italia, Vani Sarraju Rao, che ha introdotto la selezione di film e ha discusso l’importanza crescente dell’industria cinematografica indiana.

L’intervista all’ambasciatrice Vani Sarraju Rao

L’ambasciatrice Vani Sarraju Rao

Prima della proiezione e dei saluti ufficiali, abbiamo avuto l’opportunità di rivolgere alcune domande all’ambasciatrice Vani Sarraju Rao, che ha parlato del ruolo significativo del cinema in India, sottolineando come questo settore impieghi milioni di persone e rappresenti un’importante opportunità di crescita economica e culturale.

“L’industria cinematografica indiana impiega molte persone, si parla di milioni in India. Nonostante non sia un settore centrale dell’economia indiana, è un settore in crescita con molte persone che sviluppano nuove competenze.”

L’ambasciatrice ha poi evidenziato come il cinema indiano rifletta e, allo stesso tempo, influenzi i cambiamenti sociali del paese.

“I film indiani riflettono ciò che accade nella società contemporanea e le storie di donne stimolano molte donne. I film recenti mostrano donne pilota, squadre di cricket femminili e donne che esplorano relazioni di ogni tipo, anche in politica.”

Il cinema indiano ha già collaborato con diverse produzioni occidentali. Ci sono progetti futuri tra India e il nostro Paese per coproduzioni cinematografiche o scambi culturali nel settore audiovisivo?

“Esistono collaborazioni tra il cinema indiano e produzioni occidentali. Ci sono stati collegamenti tra vecchi film indiani e italiani, con registi indiani e italiani che si sono influenzati a vicenda negli anni ’30. Recentemente, c’è stata una co-produzione tra India e Italia, un film intitolato Parikrama (diretto da Goutam Ghose e presentato al Giffoni 2024 – NdR). L’India offre grandi studi e un giovane talento con competenze tecniche per la realizzazione di film, mentre l’Italia ha location meravigliose. I legami culturali e i valori familiari comuni possono facilitare le co-produzioni. Inoltre, sarebbe interessante esplorare il doppiaggio di film indiani in italiano per renderli ancora più accessibili al pubblico europeo.”

La rappresentazione delle donne nel cinema indiano sta cambiando: qual è la sua opinione sull’evoluzione dei ruoli femminili nel cinema e sull’influenza che ha sulla società indiana?

“La rappresentazione delle donne nel cinema indiano sta cambiando radicalmente. Stiamo vedendo sempre più registe e sceneggiatrici che portano sullo schermo storie incentrate sulle donne. I film affrontano questioni sociali complesse come l’emancipazione femminile, le donne in politica, le donne single indipendenti e donne che sfidano le norme patriarcali. È un cambiamento importante perché questi film ispirano non solo il pubblico urbano, ma anche le donne nelle aree rurali, che vedono riflessi nei film i loro sogni e le loro possibilità.”

“In passato, temi come la violenza domestica, le molestie sessuali e la discriminazione di genere erano spesso evitati, ma oggi vengono affrontati direttamente nei film. Il cinema non solo riflette la società, ma ha anche un ruolo attivo nel cambiarla. Credo che questa evoluzione continuerà a dare spazio a storie potenti che possono davvero fare la differenza.”

RRR: Un’epopea d’azione sopra le righe

Il film d’apertura dell’Indian Film Festival è stato RRR (Rise Roar Revolt) di S.S. Rajamouli, un vero e proprio kolossal d’azione che ha conquistato pubblico e critica a livello internazionale. Ambientato durante il dominio britannico in India, il film racconta le vicende di due eroi rivoluzionari realmente esistiti, Alluri Sitarama Raju e Komaram Bheem, interpretati rispettivamente da Ram Charan e N.T. Rama Rao Jr.

RRR è un film che non si pone limiti: è esagerato, spettacolare e completamente immerso nell’estetica dell’action indiano, con scene di combattimento che sfidano la gravità e una regia che non si risparmia in trovate visive sorprendenti. Il film è un mix perfetto tra epica storica e puro intrattenimento, arricchito da coreografie mozzafiato, momenti di forte impatto emotivo e una colonna sonora esplosiva. La canzone “Naatu Naatu” ha persino vinto l’Oscar per la miglior canzone originale, segnando un altro importante traguardo per il cinema indiano.

Con RRR, Rajamouli ha dimostrato ancora una volta di essere un maestro della narrazione visiva, capace di combinare una storia di amicizia e ribellione con un’estetica grandiosa e un ritmo che tiene incollati allo schermo per tutta la durata del film.

Oltre i confini di Bollywood

L’Indian Film Festival di Roma ha offerto al pubblico italiano un’opportunità unica per scoprire la varietà del cinema indiano contemporaneo, ben oltre i confini di Bollywood. Grazie alla selezione di film provenienti da diverse aree linguistiche e culturali dell’India, l’evento ha messo in luce una cinematografia ricca e variegata, capace di affrontare tematiche sociali rilevanti e di stupire con produzioni di altissimo livello. Se questa prima edizione è stata un successo, c’è grande attesa per le future edizioni di un festival che ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fisso nel panorama cinematografico italiano.

About Author

Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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