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MONTEROTONDO: Approvata la mozione a favore del mantenimento della gestione pubblica dell’acqua

Segui Email Approvata all’unanimità, nel corso della seduta consiliare del 9 marzo, la mozione presentata dal consigliere di Sinistra

Approvata all’unanimità, nel corso della seduta consiliare del 9 marzo, la mozione presentata dal consigliere di Sinistra per Monterotondo, Dario Giarratana, con cui l’Amministrazione si impegna a favore del mantenimento della gestione pubblica dell’acqua. La mozione è stata preceduta dalla raccolta, da parte di Sinistra per Monterotondo e della Federazione della Sinistra  di 250 firme di sostegno, che si vanno a sommare alle 400.000 firme raccolte per una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.

Su questo tema, di grande attualità dopo la conversione in legge del decreto 135/09 che accelera la privatizzazione dell’oro blu, cresce la mobilitazione, si preparano i ricorsi e si moltiplicano le proteste, da parte di chi non intende rinunciare al principio secondo cui l’acqua è un bene comune e, come tale, non può essere affidata al mercato, ma deve essere gestita con visione pubblica e politica. Secondo la nuova legge, dal 1° Gennaio 2012 gli enti locali dovranno bandire gare per affidare i servizi di distribuzione e gestione dell’acqua a società private o a società miste nelle quali i privati detengano non meno del 40% delle quote azionarie. Le misure sono state giustificate con l’esigenza di recepire una direttiva dell’Unione Europea (UE) in materia di gestione dei servizi locali. Una tesi, questa, che come sottolinea il Consigliere Giarratana “..non allontana il sospetto di voler favorire attività speculative in un settore potenzialmente molto redditizio. I principali rischi della gestione privata delle risorse idriche riguardano i possibili aumenti delle tariffe, non compensati peraltro dai promessi investimenti in grandi opere di ammodernamento volte a ridurre le perdite di rete.” Non a caso nei principali Paese europei, Svizzera e Germania per fare due esempi a noi vicini, non solo la proprietà ma anche la gestione dell’acqua rimane in mano pubblica, mentre, anche laddove come in Francia la gestione dell’acqua è stata privatizzata, si assiste ad un sostanziale ripensamento su questa scelta.

Diverse regioni hanno quindi già annunciato ricorsi presso la Corte Costituzionale, mentre il Movimento per l’acqua ha già raccolto in molti Comuni italiani 400.000 firme per una legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.

“L’aria e l’acqua, sono in assoluto, i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili”, sono parole dell’arcivescovo emerito di Messina, G. Marra. “L’acqua appartiene a tutti, e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto, e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile”.

In linea con questi principi la mozione approvata in Consiglio comunale impegna lo stesso Consiglio, la Giunta Municipale ed il Sindaco a dichiarare l’acqua bene comune e conseguentemente fare la scelta dell’Azienda Pubblica per la gestione dell’acqua, inserendo nello Statuto Comunale la scelta per l’acqua pubblica. L’impegno riguarda inoltre tutte le azioni di competenza dell’Amministrazione volte a favorire il risparmio e il corretto consumo dell’acqua come bene pubblico essenziale per la vita di tutti, con campagne informative e di sensibilizzazione dei cittadini.

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Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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