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TIVOLI: Commercio, a Tivoli più aperture domenicali che a Roma

Segui Email L’Amministrazione comunale di Tivoli ritiene opportuno fare chiarezza sulle norme che regolano nel territorio cittadino le aperture

L’Amministrazione comunale di Tivoli ritiene opportuno fare chiarezza sulle norme che regolano nel territorio cittadino le aperture domenicali di negozi e centri commerciali, anche a seguito di un articolo giornalistico riportato da una testata locale in cui l’opinione di un unico commerciante, probabilmente influenzata da mancanza di informazione, è stata erroneamente utilizzata per presentare in modo generico e fuorviante una presunta e inesistente protesta dell’intera categoria.

“La disciplina comunale che regole le aperture e le chiusure domenicali è ogni anno concordata dall’Amministrazione comunale e dalle associazioni dei commercianti e dei consumatori ” ha spiegato l’assessore alle attività produttive Manuela Chioccia ” poichè uno dei nostri principali obiettivi, in particolare in questo momento di difficoltà finanziaria internazionale, è sostenere in ogni modo la crescita e lo sviluppo economico del territorio. Nello specifico, a Tivoli le domeniche di apertura sono 48 mentre ad esempio a Roma (Il Comune a cui si fa riferimento per la comparazione nel suddetto articolo) sono 40, a parte una zona del centro storico molto ristretta. Quindi nel nostro Comune i commercianti possono lavorare otto domeniche in più rispetto a Roma e nell’arco dell’intero anno solo per quattro domeniche devono restare chiusi”

La materia è regolamentata dal Decreto legislativo 114/98 (la cosiddetta Riforma Bersani) che ha affidato alle Regioni la competenza. La legge 33/99 della Regione Lazio e le sue successive modifiche stabiliscono che negozi e centri commerciali sono chiusi la domenica con la possibilità di derogare normalmente fino a un massimo di 40 settimane, oltre a una serie di altre deroghe straordinarie. D’accordo con le associazioni dei commercianti e dei consumatori, a Tivoli è stato scelto il mese di novembre per osservare i quattro turni di chiusura domenicale in un intero anno, perché la legge stessa stabilisce che le deroghe possono essere introdotte nei periodi di maggiore flusso turistico e in coincidenza con eventi e manifestazioni.

“Considerata la stagione turistica e le principali manifestazioni che vengono organizzate in città ” ha commentato l’assessore Chioccia – il mese di novembre è di fatto la scelta più naturale per osservare le chiusure. Tuttavia siamo pienamente disponibili, qualora le associazioni di categoria deidessero di cambiare posizione a riguardo, a valutare l’opportunità di modificare il calendario delle chiusure domenicali. In ogni caso anche nel mese di novembre a Tivoli sono previste ulteriori deroghe che permettono l’apertura di domenica nel caso in cui vengano organizzati manifestazioni o eventi, come è accaduto e sta accadendo in alcune aree del territorio”.

Inoltre con la nuova regolamentazione introdotta lo scorso anno nel territorio di Tivoli l’Amministrazione comunale ha ridotto al minimo le giornate festive infrasettimanali in cui i negozi restano chiusi ed ha introdotto la possibilità di apertura anche in una serie di altre giornate di festa in cui le attività sono tradizionalmente chiuse come il giorno dell’Epifania, il 25 aprile, il 2 giugno.

“L’Amministrazione comunale ” ha concluso l’assessore – ribadisce la completa apertura al confronto e al dialogo con le associazioni di categoria e con i singoli ” dimostrata anche in questi giorni con il metodo di partecipazione utilizzato per l’avvio del centro commerciale naturale – per continuare a operare nell’esclusivo interesse della collettività”.

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Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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