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I videogiochi rilassano, parola di monaco buddista

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Spesso i videogames sono additati come causa principale di mali quali depressione e obesità, soprattutto nelle fasce più giovani di giocatori. Negli anni passati capitava spesso che i videogiochi, insieme ai film e ai fumetti horror, venissero indicati come la causa scatenante di comportamenti violenti e pericolosi da parte di ragazzi. Ma l’aria sta decisamente cambiando! Durante un’intervista al Times indiano, Trinley Dorje, monaco buddista, ha dichiarato: “Vedo i videogames come una sorta di terapia emozionale”. Un’affermazione inusuale da parte un monaco, che poi ha confessato di utilizzare i videogames per rilassarsi, o meglio “per sfogare istinti repressi e concentrare i miei pensieri negativi, liberandoli nell’illusione del gioco”.

Non sappiamo quanto queste frasi siano attendibili, ma di certo il mondo dei videogiochi ha tentato di avvicinarsi alla spiritualità. Vi portiamo ad esempio i corsi di yoga di Nintendo DS, che permettono di creare il proprio programma individuale scegliendo tra oltre 200 posizioni diverse.  E che dire di “Flower”, il videogame che ti permette di immergerti in paesaggi poetici con l’unico scopo di sospingere un petalo per farlo diventare un fiore? Pare sia stato ideato da Jenova Chen, cresciuto a Shanghai e poi emigrato negli Stati Uniti, con il tentativo di riportare un po’ di relax ai cittadini delle metropoli. Ritrovare se stessi è importante, ma se posso farlo con un videogame è molto meglio!

 

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Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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