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AL MARE: vietato zoomare

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Web cam al porto: vietato zoomare
Il Garante ricorda che non si puo’, per fini turistici, riprendere immagini di persone identificabili

Sotto la lente del Garante l’installazione di impianti di videosorveglianza per propaganda turistica. Porti e spiagge vengono spesso costantemente monitorati, anche per verificare le condizioni meteorologiche, da web cam, talvolta dotate di zoom, che riprendono immagini, riguardanti anche ignari cittadini, poi visibili sul sito web dell’ente locale.

L’occasione per il nuovo intervento dell’Ufficio del Garante e’ stata l’installazione, da parte di un Comune adriatico, di un sistema di videosorveglianza su un’ampia area portuale e del quale ha dato notizia la stampa locale. L’Autorita’ ha avviato accertamenti per verificare la conformita’ del trattamento (raccolta, conservazione, uso ecc.) dei dati personali, effettuato attraverso telecamere e diffusi in Internet, al Codice della privacy e al recente provvedimento generale in materia di videosorveglianza.

Gli interrogativi riguardano l’utilizzazione di telecamere che spazierebbero dal porto alla spiaggia fino al mare aperto, con un ampio angolo di visuale. Le immagini poi, riprese 24 ore su 24, sarebbero visibili e trattabili (ingrandite, conservate etc.) dal computer di casa collegandosi al sito del Comune.

L’amministrazione pubblica dovra’ fornire puntuali informazioni sulle misure adottate per rispettare la privacy delle persone riprese.

Il Garante, nel frattempo, ha richiamato il Comune al rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel provvedimento generale ribadendo che l’uso illecito di sistemi di videosorveglianza espone all’impossibilita’ di utilizzare le immagini raccolte, a provvedimenti di blocco e divieto fino a sanzioni amministrative e penali.

Chi installa telecamere deve innanzitutto perseguire finalita’ determinate e di propria pertinenza. Si e’ invece constatato che, spesso, le amministrazioni comunali, indicano indebitamente, come scopo della sorveglianza finalita’ di sicurezza pubblica, prevenzione e accertamento dei reati che competono solo ad organi giudiziari o a forze armate o di polizia.

In diverse occasioni, il Garante ha richiamato l’attenzione sul fatto che i sistemi di videosorveglianza possono riprendere persone identificabili solo se, per raggiungere gli scopi prefissati non si possono utilizzare dati anonimi.

In particolare, e’ stato piu’ volte sottolineato come non risulti in ogni caso giustificata un’attivita’ di rilevazione a fini promozionali, turistici o pubblicitari, attraverso web cam o cameras-on-line che rendano identificabili i soggetti ripresi. Magari anche attraverso una funzione di zoom assolutamente vietata.

Le telecamere, invece, devono avere una bassa risoluzione, essere fisse e prive di zoom e posizionate lontano dalla zona di ripresa.

Il Garante ha raccomandato, infine, che i cittadini che transitano nelle aree sorvegliate vengano informati della presenza di telecamere attraverso cartelli in cui sia chiaramente visibile chi effettua la rilevazione delle immagini e per quali scopi.

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Giovanni Lembo

Giornalista, sceneggiatore, speaker, podcaster, raccontastorie, papà imperfetto. Direttore di Sitopreferito.it e fondatore del Preferito Network. Conduce Preferito Cinema Show su Radio Kaos Italy tutti i martedì alle ore 15, e il podcast L'Edicola del Boomer sulle principali piattaforme. Gli piacciono i social, i fumetti, le belle storie, scrivere di notte con la musica nelle orecchie, vedere un sacco di film e sognare ad occhi aperti.

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